Aiuole Clandestine in scena. – II Venite a vederci

Qualche tempo fa ho dedicato alcuni articoli alla presentazione di Personaggi Verdi  spontanei e intraprendenti che popolano le strade di Milano, dove risiedo. Ho iniziato ad accorgermi di queste presenze alla fine dell’estate 2018, durante una passeggiata fra Via Morimondo e Via Pestalozzi, dalle parti di Ripa Ticinese e del Naviglio Grande.

Questa “scoperta” si è trasformata, poco a poco, in un progetto di drammaturgia urbana che ho chiamato “Aiuole Clandestine”, familiarmente abbreviato in “(A-Clan)”. Lo presentiamo or ora (squillo di trombe non necessariamente egizie), in occasione del suo debutto in pubblico, reso possibile dal contributo del Municipio 1 di Milano. Lo mettiamo in scena in un palcoscenico open air: il giardino-chiostro del CAM di C.so Garibaldi, 27, dal 15 al 30 settembre 2021, dalle 10.00 alle 21.00.

Locandina aiuole clandestine. Un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta, MilanoDrammaturgia urbana vegetale…o botanica se preferite…

I personaggi sono silenziosi…ma eloquenti, al centro dell’attenzione sono raggruppati e colti in situazioni diverse che ho selezionato e ricollocato in quattro sezioni.

ZONA UNO

Lungo questo percorso potete scoprire le Aiuole Clandestine alloggiate più o meno comodamente nei diversi marciapiedi della Zona Uno di Milano, intesa in senso allargato alla prima cerchia dei viali (Beatrice d’Este, D’Annunzio, Papiniano, Piazza Baracca, etc), un po’ oltre quindi alle mura spagnole.

Potete incontrare e osservare esemplari residenti in Corso Magenta, via Pontaccio, Conca del Naviglio, via Solferino, via Filippetti, Beatrice d’Este e in molte altre vie. Cercate per vedere se ne riconoscete qualche abitante…anche se questo periodo dell’anno, in particolare sui marciapiedi più esposti al sole è difficile fare incontri fotogenici…

A questo proposito è lecito soffermarsi a chiedersi se sia giusto scegliere di presentare Aiuole Clandestine di evidente fotogenicità, o se sia utile anche evidenziare la “bruttezza” di alcune di loro. Il loro aspetto infatti può essere molto diverso, da questo punto di vista, in relazione al loro stato (florido, appassito), a ciò che che le circonda, o le “riempie” (mozziconi di sigaretta, peli di cane, capelli, nidi di polvere, coriandoli, sassolini, semi leggeri)….

In questo caso ho lavorato per evidenziare semplicemente le diverse presenze che popolano i marciapiedi della zona più centrale della città, in vari tempi dell’anno. Ho mischiato immagini risalenti al mese di luglio 2021, recentissime quindi, ad altre collocate anche nel 2019, o nel 2020.

Aiuole Clandestine, un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta
Aiuola Clandestina. Piazza S. Sepolcro, giugno 2021

COLONIE

I Personaggi Verdi amano anche vivere in piccole o grandi colonie, se il territorio circostante, o alcune condizioni legate alla disponibilità di risorse sono favorevoli. Così ho voluto dedicare proprio a questa natura “associativa” e residenziale una parte del percorso. Mi sembra infatti interessante osservare la convivenza della singola individualità, cresciuta entro il confine metallico circolare imposto dalla base del palo all’aiuola, con quella dei “vicini di casa”, rigorosamente collocati a distanza regolare, dall’intervento di una qualche mano umana.

Infatti, in alcuni casi, soprattutto quando si incontra una sequenza di basi di pali a sostegno dei cartelli elettorali, in vicinanza di aree verdi, ombreggiate, o umide, le erbe spontanee possono nascere e propagarsi felicemente, alloggiando a breve distanza l’una dall’altra in una sequenza composita.

Gli edifici scolastici, da questo punto di vista, rappresentano uno dei luoghi-chiave per questo tipo di insediamenti. Date uno sguardo, per esempio, al marciapiede di Porta Romana antistante l’edificio scolastico all’altezza del numero civico 110, l’Istituto Bertarelli Ferraris.  O in via Filippetti, proprio lungo il fianco delle Terme Milano. O ancora sul marciapiede opposto a Santa Maria delle Grazie…

Una condizione molto promettente è offerta dalle aree limitrofe a giardini e parchi urbani. Il parco della Vetra per esempio è un vicino di casa fondamentale per una delle colonie più rigogliose, almeno dal mese di ottobre a maggio dell’intera Zona Uno.

In questo caso, ho seguito alcuni abitanti alloggiati in via Molino delle Armi e in via G.B. Vico e li ho monitorati mensilmente. Il materiale raccolto restituisce la storia delle loro vite, della loro evoluzione o involuzione nel tempo.

Aiuole Clandestine, un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta
Uno degli abitanti della Colonia di Via Molino delle Armi, Milano. Maggio 2021

DRAMMI IN CORSO

Le Aiuole Clandestine sono capaci di colpi di scena più o meno drammatici, reversibili e irreversibili. O piuttosto, in molti casi l’intervento umano determina, sovente, imprevisti anche devastanti. Proponiamo tragedie, commedie, o ancora meglio, in molti casi il finale resta aperto…in altri invece si chiude in modo lapidario. Asfalto e cemento possono dire l’ultima parola….

Questa sezione è coinvolgente sul piano emotivo.  Data la natura stessa di questi Personaggi Verdi, la loro forza e iniziativa, ingressi a sorpresa e uscite di scena inaspettate sono sempre possibili. A volte, anche in modo destabilizzante. In particolare per chi le osserva da tempo e ha quindi modo di affezionarsi alla loro presenza, nei casi nei quali l’aiuola si sia mostrata “stabile”.

Durante il lavoro di monitoraggio sono sorte diverse questioni spinose. Per esempio, è più importante nel corso della manutenzione di un marciapiede asfaltare un’aiuola clandestina rigogliosa nata in un manufatto umano in disuso, per livellare la superficie, o tollerare la presenza di erbe spontanee di modeste dimensioni, di scarso o nullo intralcio al passaggio?

Inoltre, il legame affettivo che si può instaurare fra l’osservatore (in questo caso io) e il vegetale selvatico implica anche qualche forma di intervento protettivo, o salvifico, oppure no?

Più volte mi sono domandata se in caso di siccità prolungata dovessi intervenire con un po’ d’acqua. Alla fine, dopo una serie di meditazioni fra me e me sono pervenuta, almeno per ora, alla decisione di mantenere una posizione di assoluta neutralità, di non intervento. Se le innaffiassi annullerei di colpo l’essenza “selvaggia” di queste creature….Le aiuterei certo a sopravvivere, o a essere più “belle”, ma in qualche modo indebolirei anche la loro capacità di sopravvivenza in situazioni estreme.

Questa è una questione molto importante su cui riflettere, soprattutto se si applica a situazioni in cui possono essere coinvolti animali selvatici, o anche umani più o meno addomesticati. Il nodo è molto complesso e non è il caso di affrontarlo qui, ma mi sembra importante averlo ben presente.

Aiuole Clandestine, un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta
Aiuola Clandestina incementata, Piazza Resistenza Partigiana, Settembre 2019

MARCIAPIEDI DI STAGIONE ovvero PERSONAGGI DA MARCIAPIEDE IN PANCHINA

Il Giardino del CAM è uno spazio pubblico aperto,  a disposizione dei cittadini. Ho pensato che potesse essere importante creare un momento di “convivenza” e di incontro “ravvicinato” fra le persone in sosta e singoli Personaggi Verdi. Così ho pensato di assegnare a ogni panchina dell’area (sono quarantaquattro in totale) un’Aiuola Clandestina da compagnia.

Le panchine del giardino diventano così un luogo per presentare una selezione di Aiuole Clandestine sorprese per la città, sia agli utenti casuali di questo spazio, sia a coloro che si recano di proposito a vedere questa rappresentazione verde e silenziosa. L’idea è che ci si possa sedere a fianco dell’immagine, la si osservi, se ne percepisca la presenza.

Insomma ci si accorga di stare in “compagnia” di un vegetale da strada. Un modo di avvicinare umani e erbe spontanee, definite con dispregio “erbacce”. Proponiamo un’aiuola clandestina come amico……Personaggi che “invadono” gentilmente la conversazione, con la loro discreta presenza, in pieno centro città!

L’identificazione fotografica di questi personaggi è stata effettuata dal Dr. Rodolfo Gentili, ricercatore di Botanica, presso l’Università di Milano Bicocca e dal Dr. Gabriele Galasso, conservatore al Museo di Storia Naturale di Milano. Li ringraziamo entrambi moltissimo!

Abbiamo quindi un nome e un cognome per questi personaggi, li possiamo imparare a riconoscere, così da renderli meno estranei, più vicini, decisamente famigliari.

Aiuole Clandestine, un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta
Un esemplare di Erigeron sp. Via Ghisleri, Milano. Aprile 2021

INTERAZIONI

Alle quattro parti del percorso si affiancano interazioni soft con i visitatori e i cittadini che hanno partecipato o vorranno partecipare alla call fotografica, con l’invio di immagini di aiuole clandestine, non necessariamente riprese in città. Oppure che desiderino esprimere in una parola ciò che evocano questi personaggi nel loro immaginario. Ogni parola un bigliettino. Successivamente li useremo per comporre un lavoro-nastro. La domanda è la seguente:

Che cosa vi fa venire in mente la loro presenza e la loro essenza?

aiuole clandestine, creato da Sonia Arienta, drammaturgie urbane teatro contemporaneoSe volete esplorare la ZONA 1 di Milano in cerca di AIUOLE CLANDESTINE, vi facilitiamo il compito, qui di seguito vi mettiamo alcuni possibili percorsi, naturalmente gli avvistamenti sono molto legati alla stagione, settembre non è il mese ideale per osservare questi Personaggi nel loro stato migliore, in alcuni casi sono completamente secche, in altri casi troverete invece piantine rigogliose, molto fa la loro esposizione.

In ogni caso ogni percorso ha molte possibilità di avvistamento, quindi qualche AIUOLA la troverete senz’altro. Se ne scoprite di nuove, fotografate e inviate una mail in qualunque momento dell’anno (aiuoleclandestine@drammaturgieurbane.com).

ECCO I PERCORSI:

Percorso 1

Percorso 2

Percorso 3

Percorso 4

Percorso 5

Percorso 6

Percorso 7

Lascia un commento

error: Content is protected !!