OSSERVAZIONI. Punti di vista in città

EDIZIONE DI MILANO

osservazioni-punti-di-vista-in-città-milano-sonia-arienta Quali sono i meccanismi della teatralità applicabili alla vita cittadina? quali riscontro hanno nella vita quotidiana? Quante possibilità ci sono nell’osservazione della realtà che ci circonda? Quanti punti di vista si possono adottare? Da quante angolazioni si può osservare una stessa scena? Che cosa comporta la molteplicità dei punti di vista e la percezione, la coscienza critica che ne esistono molti?

“OsservAZIONI” è un progetto di “Drammaturgia Urbana” elaborato da Sonia Arienta e organizzato dall’Associazione Culturale Due Punti Aperte Virgolette, con il Contributo e il Patrocinio del Comune di Milano (Sport e Giovani).

Questa proposta prevede che il pubblico visiti e osservi una sequenza di luoghi all’interno della città sulla base di indicazioni contenute in schede o “didascalie di scena” redatte in anteprima dall’autore e rifletta attorno ad alcuni temi costituitivi della fruizione teatrale e, fuori di metafora, della vita stessa: spazio, tempo, personaggi, trame, azione, backstage. Alla riflessione segue l’azione-scrittura: il cittadino compila una scheda per ciascun evento con domande ad hoc che l’autore gli pone a proposito dei luoghi visitati (le schede più interessanti saranno pubblicate insieme ad alcune “didascalie di scena” in un piccolo libro distribuito gratuitamente in occasione dell’incontro con il pubblico

Il progetto osservAZIONI nasce nel contesto di un percorso di ricerca orientato all’esplorazione dei rapporti fra l’individuo e il territorio, in questo caso in ambito cittadino, attraverso l’adozione di un linguaggio misto, a cui alle caratteristiche della teatralità si uniscano quelle della letteratura e della public art (ambito quindi delle visual arts).
Individuati e scelti alcuni temi fondamentali per la struttura di una narrazione (personaggi, trama, azione, tempo, spazio), uniti ad altri ispirati alla teatralità (backstage, scene e costumi) sono stati applicati ai luoghi della vita quotidiana cittadina dei milanesi. Luoghi che potessero essere messi in stretta relazione, che fossero rappresentativi proprio di quegli specifici temi. Così per esempio Piazza Cordusio (una piazza aperta, con un asse viario che si apre a raggio) e Piazza Affari (chiusa come una stanza) possono essere considerate rappresentative dello SPAZIO (aperto e chiuso). O il giardino della Guastalla, una bolla in cui il tempo scorre in modo molto diverso rispetto all’ambiente circostante (la vita corre freneticamente fra il Policlinico, il tribunale, L’Università, la Biblioteca Sormani, la circonvallazione). O ancora l’affollamento di Via Torino durante la fascia pomeridiana dello shopping, specie il sabato pomeriggio, stride con la tranquillità delle vie retrostanti come Via Bagnera e via Nerino.
Da questo punto di partenza, l’autrice ha costruito una serie di schede di lettura, o “didascalie di scena”, per ogni luogo presentato in cui esprime il suo punto di vista e le sue riflessioni sull’ambiente che la circonda: cioè la scena vera e propria. ll suo punto di vista, tuttavia, costituisce soltanto la prima parte dell’osservAZIONE, in quanto lo spettatore/lettore, terminata la lettura è invitato a rispondere ad alcune brevi domande che riguardano la propria percezione della medesima scena narrata. In sostanza viene sollecitato a riflettere in modo ironico. Il rapporto tra autore e pubblico diventa quindi esplicitamente complementare nell’intera operazione, per questo sarà importante alla fine dell’iniziativa un confronto diretto con i cittadini che hanno partecipato all’iniziativa.
Il punto di vista dell’autrice e quello del pubblico sono stati costruiti in modo volutamente “sfasato”, in modo che si percepisse chiaro la “rotazione del punto di vista” e la molteplicità di prospettive proprie della lettura della realtà.
Poste queste premesse le schede di lettura sono state pensate e progettate per essere fruite direttamente ed esclusivamente in una scena specifica, in un luogo specifico: non ha quindi senso leggerle estraniandole dalla collocazione per la quale sono state scritte, poiché vivono in sua stretta connessione. Sarebbe quindi privo di senso leggere le schede seduti in poltrona. Per una corretta comprensione occorre infatti che siano contemporanee la doppia azione della lettura e del guardarsi attorno, dell’osservare (guardare e leggere, guardare e ascoltare).

 

ALCUNE DIDASCALIE PROPOSTE AI CITTADINI

 

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osservazioni-sonia-arienta-milano-didascalia-backstage2osservazioni-milano-sonia-arienta-schede-trameSCHEDE PER I CITTADINI

ALCUNE PAGINE DEL LIBRO COMPOSTO DA SCHEDE DEI CITTADINI E DIDASCALIE DELL’AUTRICE

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