
Questa mostra, a cura di Gabi Scardi, è il risultato dei mesi trascorsi in residenza artistica in sei Comuni dell’Alta Valsesia – Alto Sermenza, Carcoforo, Civiasco, Rassa, Rimella, Rossa – durante il progetto di drammaturgia montana partecipata “Nidi, nodi. Fluidi”, scelti perché hanno alcune caratteristiche importanti per i concetti che avevo in mente di esplorare: i rapporti affettivi ed estetici degli abitanti di un territorio molto bello, ma “difficile” per il suo isolamento.
I Comuni si trovano infatti in un’area montana piuttosto aspra e selvaggia, ben conservata sul piano paesaggistico, ovvero senza tracce vistose di speculazione edilizia e di colate di cemento. Il turismo di massa è assente, troppo faticoso e impervio il territorio e per fortuna senza impianti di risalita.
Al centro dell’attenzione della mostra sono le storie raccolte durante le interviste-dialoghi con i residenti e i villeggianti storici e che rispondono a una mia precisa richiesta: quella di riguardare protagonisti non umani. Alberi, animali selvatici e domestici, oggetti sono i personaggi che costruiscono e restituiscono un affresco corale, frammenti di quotidianità, di incontri fuggevoli con animali selvatici, evocazioni di un mondo che è ormai dissolto, lontano, nei ricordi.
Tutto questo patrimonio è stato inserito in un contesto installativo creato appositamente per lo spazio ospite, ovvero il Palazzo dei Musei di Varallo e che ringraziamo molto per questa opportunità, nella persona della sua direttrice, la Dottoressa Paola Angeleri.
Le tre sale dedicate agli allestimenti temporanei che comprendono l’ex chiesa barocca di San Carlo e i suoi locali adiacenti (compresa la sacrestia) accolgono il visitatore che può confrontarsi con “Le radici sono le storie”, dove il materiale narrativo dialoga con una serie di disegni a china di misure variabili; il Prologo all’Archivio delle Storie (un’installazione a terra di grande formato, grafite e inchiostro su carta); l’Archivio delle Storie che occupa lo spazio principale, la ex chiesa barocca di San Carlo dove si trova un’unica grande installazione immersiva realizzata con tecniche miste (tempera acquerellata, acrilico, cartone, gesso, carta di cotone) e sculture morbide.le storie infatti dovevano essere legate al luogo e soprattutto dovevano essere vere.
Inaugurazione venerdì 7 marzo 2025, ore 18.00. Finissage 13 aprile. Via Giovanni Calderini, 25, 13019 Varallo VC (0163 51424).
Da martedì a venerdì: 14.30-18.00; · Sabato e domenica: 10.30-12.30 / 14.30-18.00 (ultimo ingresso ore 17.00); · Lunedì chiuso.